Federico ha lasciato questa terra. Marito, padre, stimato professionista. La riflessione della nostra Federica Scaglioso.
Ci sono delle morti che colpiscono più di altre. Anche senza conoscere chi se ne è andato.
È quello che mi è successo quando stamani, domenica 25 agosto, ho appreso la notizia di un mio coetaneo che non c’è più.
Non l’ho mai visto, o forse sì, di sfuggita ogni tanto. Perché la sua famiglia era una famiglia speciale. Viva. Numerosa. Solare. Rara.
Annalisa, sua moglie, la conosco dai tempi del Liceo. Non posso chiamarla amicizia, non c’è mai stata occasione. Ma una presenza e una stima grande sempre mantenuta. Una persona che ho sempre saputo che c’era. Che cosa faceva. Negli anni tanti incontri fugaci, ogni volta per un motivo diverso.
Il suo impegno politico, con lo sguardo rivolto sempre agli altri.
Il suo sorriso dedicato alla sua famiglia: quattro figli e un marito, e una unione coesa e serena.
Il suo lavoro, serio e attento. La sua chiesa. Il suo Genoa.
Federico non lo conoscevo invece. Sapevo solo che era parte integrante di questa armonia che insieme avevano creato. Con “i gemelli” , la fanciulla di casa, Agnese, e il piccolino, Giorgio, che pochi giorni fa aveva compiuto gli anni.
Oggi pomeriggio la cerimonia funebre di Federico Chiereghin. Ma più che a un funerale ho partecipato a un saluto, a un intenso commiato di un comunità intera che si è stretta con commozione intorno alla sua famiglia .
Le lacrime ci sono state. Ma quello che si avvertiva in ogni istante era la gratitudine per questa vita, per quanto strappata via troppo presto.
Un dolore forte, senza limiti, certo, e anche consapevolezza profonda di quanto sia stato importante amarsi. Fino alla fine.
Annalisa, alla fine della funzione religiosa, ha ringraziato tutti della presenza, eppure esco dalla Chiesa convinta che siamo noi a dover ringraziare lei, per averci dato una occasione di vedere come amore fede e vita possano vincere lo stesso, anche in un giorno così triste.
Federica Scaglioso