Una caduta con conseguente microfrattura al ginocchio. Il racconto di un’emergenza ben gestita da volontari e sistema sanitario pubblico
Durante l’escursione odierna del gruppo “Camminando A Quercegrossa” nei boschi di San Gimignano, abbiamo vissuto una piccola disavventura che comunque si è conclusa (abbastanza) bene.
Ad un certo punto del tracciato, una delle nostre camminatrici ha inciampato in una radice ed è caduta battendo violentemente il ginocchio.
Abbiamo provveduto a posizionarle sul punto dolente una busta di ghiaccio sintetico ma ci siamo rapidamente resi conto che il dolore non passava ed il ginocchio si era rapidamente gonfiato, senza quindi che fosse più in grado di camminare. Visto che il punto era impervio e non c’era la possibilità di arrivarci con i nostri mezzi, abbiamo provato a chiamare il 112 per far trasportare la signora al Pronto Soccorso.
Non c’era campo ed abbiamo attivato l’applicazione “Where Are You” per chiedere aiuto ed indicare il punto nel quale ci trovavamo. E’ partito un messaggio, ma nel frattempo ci siamo spostati più in alto ritrovando la possibilità di telefonare direttamente. Siamo quindi arrivati ad un agriturismo, dove un’ambulanza sarebbe potuta arrivare abbastanza bene.
L’operatore del 112 che abbiamo contattato ci ha mandato un messaggio che prevedeva che con la nostra risposta avrebbe individuato il posto esatto di incontro e così è stato. In pochi minuti è arrivata un’ambulanza della Misericordia di San Gimignano con tre operatori a bordo.
Valutata la situazione siamo scesi con una tavola spinale per circa 400 metri fino al punto dove ci aspettavano la signora infortunata ed il resto degli escursionisti (che abbiamo fatto spostare in una zona più alta ed assolata, visto che lì c’era un pò di umidità).
Con professionalità i tre volontari della Misericordia hanno parlato con la “paziente” traumatizzata” e verificato che non aveva altre problematiche se non la botta alla rotula e che non era in grado di camminare.
E’ stata quindi immobilizzata sulla spinale e portata lungo il ripido sentiero in salita fino alla barella con carrello ed infine all’ambulanza.
Nella faticosa risalita alcuni di noi escursionisti si sono alternati con i soccorritori per trasportare la signora per alleviare il peso del trasporto.
L’ambulanza ha portato la signora fino all’ospedale di Poggibonsi dove hanno riscontrato un trauma ed una microfrattura al ginocchio per la quale dovrebbe essere sufficiente un tutore per un mesetto, senza necessità di ingessatura.
Siamo poi riusciti a portare a termine l’escursione, tenendoci in contatto telefonico con la signora.
Un plauso se lo meritano i volontari della Misericordia di San Gimignano, molto professionali e cortesi, così come tutto il sistema di emergenza sanitaria toscano che in breve tempo ha consentito l’intervento ed il trasporto al Pronto Soccorso della sfortunata signora.
C’è anche da considerare che la copertura assicurativa di cui godiamo tutti noi che partecipiamo alle escursioni di Camminando a Quercegrossa è un efficace strumento di protezione e ci rende più tranquilli su come affrontare eventuali problematiche legate agli incidenti.
Alla fine, come si suol dire, è bene tutto quello che finisce bene, ma durante le escursioni collettive non si può mai sapere cosa può succedere ed è sempre opportuno essere preparati ad ogni evenienza, come abbiamo imparato durante l’attività formativa di “accompagnatori escursionistici volontari”.
Bruno Valentini