Fra poco sarà Natale, e come tutti gli anni molti genitori si porranno il dubbio se dire o meno ai propri figli che Babbo Natale esiste. Il parere di Elena Lorenzini psicologa e psicoterapeuta senese.

Babbo Natale fa parte del pensiero magico del bambino ( Pieget,1970), come la fatina dei denti, il bacio di un genitore che guarisce o l’idea che un oggetto possa fare “del male”.

Questi elementi fantastici sono essenziali per lo sviluppo infantile e offrono conforto e meraviglia ai bambini.
Da adulti siamo in grado di capire le vere conseguenze delle nostre azioni (Woolley, J. D.1997) , mentre da piccoli prevale un pensiero più sensoriale e immediato, definito “magico.”

Questo tipo di pensiero porta i bambini a credere che le cose siano letteralmente animate e abbiano uno “spirito” proprio.
Il pensiero magico nei bambini tende a diminuire gradualmente tra i 6 e i 7 anni, anche se ogni bambino segue il proprio ritmo. Durante questa fascia d’età, cominciano a sviluppare capacità di pensiero logico e a capire meglio le relazioni di causa-effetto, distinguendo più chiaramente tra fantasia e realtà. Tuttavia, alcuni elementi di pensiero magico possono persistere fino ai 9-10 anni, soprattutto in situazioni fortemente immaginative o emotive. In questi casi, il bambino può continuare a trovare piacere nell’immaginazione. Ad esempio, anche se sospetta che Babbo Natale non sia reale, potrebbe comunque preferire “credere” per la gioia che questa magia porta ( Novara, 2023)

Babbo Natale è un personaggio ideale per il pensiero magico: rappresenta un mondo di gentilezza e magia, promuovendo concetti positivi come la generosità, la gratitudine e il piacere di donare. Molti genitori chiedono come comportarsi quando il bambino comincia a fare domande insistenti o dimostra curiosità verso la verità su Babbo Natale.

Questo può indicare che è pronto a conoscere la realtà, ma è essenziale rispettare i tempi di ciascun bambino.

Alcuni sono pronti prima, mentre altri necessitano di più tempo.

È consigliabile rivelare la verità in modo graduale, con sensibilità e attenzione (Novara, 2019). Ad esempio, per i bambini con fratelli più piccoli, si può presentare la verità come un “segreto condiviso”, trasformandoli in “aiutanti di Babbo Natale” per mantenere viva la magia per gli altri. Questo passaggio può rappresentare un momento importante nella crescita, insegnando ai bambini che la “magia” esiste anche nelle piccole azioni quotidiane di generosità e amore che uniscono le famiglie.

Il passaggio dal credere in Babbo Natale alla scoperta della verità è un’opportunità per i bambini di esplorare valori più profondi. L’idea della magia non scompare, ma si trasforma, permettendo loro di comprendere che esistono gesti di gentilezza e amore che possono essere altrettanto meravigliosi (Harris, P. L. 2005) .

In questo modo, la “magia” di Babbo Natale continua a vivere, trasformandosi in un insegnamento che li accompagnerà a lungo.

Io, nella notte di Natale, in quella notte magica, penso e spero che ci sia sempre un Babbo Natale che porta alle persone ciò che sperano e desiderano. Che sia la presenza di una persona cara, un abbraccio inaspettato o un piccolo gesto di gentilezza, la magia di Natale può vivere in ognuno di noi, trasformandoci in portatori di speranza e meraviglia per chi ci circonda.

Elena Lorenzini

Elena Lorenzini è psicologa e psicoterapeuta sistemico-relazionale. Si occupa di psicologia clinica, offrendo supporto alla genitorialità e aiutando i genitori a ritrovare un equilibrio personale e familiare, anche dopo una separazione. Lavora inoltre in ambito scolastico come psicologa dei plessi, supportando studenti, insegnanti e famiglie durante l’anno scolastico.

Bibliografia

• Harris, P. L. (2005). Il lavoro dell’immaginazione. Bologna: Il Mulino.

• Piaget, J. (1970). La nascita dell’intelligenza nel bambino. Roma: Newton Compton.

• Woolley, J. D. (2004). Pensiero magico nei bambini: una prospettiva evolutiva. Psicologia Contemporanea, 189(4), 12-16.

• Novara, D. (2023). La mente del bambino: mente assorbente. Milano: Mondadori.

• Novara, D. (2019). Organizzati e felici. Come affrontare in famiglia le principali sfide educative dei figli, dai primi anni all’adolescenza. Milano: BUR Rizzoli

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