Donare ai propri ragazzi la possibilità di una vita ricca e il più possibile autosufficiente: proprio con questo obiettivo è nata l’Associazione Genitori Ragazzi Disabili, attiva da oltre trent’anni e dal 2004 odv.
Siamo a Certaldo (Firenze) ed oggi e’ un giorno speciale. Il sodalizio ricorda una persona unica: “ieri avresti spento la tua candelina. Non ci siamo dimenticati, non si può dimenticare chi ci ha dato tanto amore. Ciao Marco”.
Sullo sfondo oltre 20 famiglie che, affiancate dal lavoro dei volontari e sostenute tra gli altri, dalla Misericordia di Certaldo e il Centro Disabili Papiro, portano avanti progetti e attività per i propri “ragazzi”, la maggior parte di loro ormai adulti.
Organizzano spesso gite fuori porta e veri e propri viaggi, possibili anche grazie al loro pulmino, acquistato con impegno nel 2018.
Questo permette ai ragazzi di sperimentare, conoscere ma anche di vivere un senso di comunità, instaurare legami che sopravvivono nel tempo.
Accanto a queste attività, in risposta al bisogno di testare nuove modalità che prendano a modello la casa e il contesto relazionale, l’Associazione con la Fondazione Dopodinoi Toscana, svolge presso Casa Petrazzi, numerose attività, esperienze di coabitazione e di condivisione.
Il programma prevede 2 giornate alla settimana, il mercoledì dalle 17.00 alle 21.00 ed il sabato dalle 12.00 alle 18.00, durante le quali 6 persone con disabilità portano avanti tutte le attività legate alla vita domestica: fanno la spesa, cucinano, mangiano insieme, sistemano i locali.
Tutto e’ seguito da un animatore della cooperativa ed un assistente familiare della fondazione che cercano di capire e di sviluppare competenze ed autonomie delle persone.
Non mancano i laboratori.
Proprio per sostenere questa Associazione e i loro ragazzi, non potete mancare a “MOSTRAMICI”, che si terrà dal 1 al 8 Dicembre presso i locali del Consiglio Comunale, in via II Giugno a Certaldo.
Qui troverete oggettistica e altro da regalare e regalarsi, contribuendo alla raccolta fondi utili agli scopi associativi.
Sara Tommasi Baldi