I consumi delle feste nei punti vendita Unicoop Firenze: dalle rilevazioni della Cooperativa alle porte con il Natale, gli acquisti si confermano concentrati su tradizione e territorio, con un occhio all’eccellenza e uno al risparmio
Natale in casa Coop: i toscani scelgono la tradizione e il territorio, con un occhio puntato all’eccellenza e uno al risparmio. Così si presenta il Natale 2024 a pochissimi giorni dallo scoccare dei festeggiamenti. Seppure in un contesto ancora segnato dalla crisi economica, per le prossime festività dall’osservatorio di Unicoop Firenze si registra una buona tenuta dei consumi di soci e clienti che in questi giorni affollano gli oltre centoquaranta punti vendita di Unicoop Firenze presenti in sette province toscane.
Lo spirito del Natale
Dalle vendite del periodo emerge che quello che “fa Natale” piace e completa la spesa di questi giorni: molto gradimento e aumento delle vendite per tutto il comparto dell’addobbo natalizio, dagli alberi, veri e artificiali, alle luci, alle palline fino al necessario per confezionare i regali.
Ma quanto conta l’atmosfera natalizia per i toscani? A svelarlo è un sondaggio commissionato da Unicoop Firenze all’agenzia Modus Ricerche che ha scattato una fotografia di questo periodo, per molti particolarmente suggestivo e ricco di emozioni. Il test è stato inviato agli inizi di novembre a un panel rappresentativo della società toscana e hanno risposto 562 persone residenti in tutte le province.
Alla domanda che cosa “fa più Natale” oltre il 54% ha risposto che la cosa che preferisce sono le strade addobbate e illuminate, con il sottofondo dei classici motivetti del periodo. Per il 22% sono invece gli incontri con amici e parenti a rendere l’atmosfera più festosa, mentre il 12% – soprattutto uomini – dichiara di non amare per niente questo periodo.
In ogni caso ammette di pianificare come trascorrere il giorno di Natale almeno con 15 giorni di anticipo ben il 60% degli intervistati, la metà di questi lo fa già un mese prima.
Concorrono certamente a creare l’atmosfera natalizia gli addobbi in casa, in giardino o alla finestra e in terrazza; oltre il 90% dichiara di allestire la propria abitazione con lucine o decorazioni varie, spendendo per quasi il 70% degli intervistati una cifra che varia dai 10 ai 50 euro. E fra albero di Natale e presepe il più presente nelle nostre case è senza dubbio l’albero, che rallegra quasi il 90% delle abitazioni toscane, mentre il presepe viene allestito solo nel 45% dei casi, insieme all’albero. Sono i più anziani a essere legati alla tradizione del presepe.
E forse qualcuno si stupirà nel constatare che l’88% degli alberi è finto, o artificiale che dir si voglia. L’abete vero con o senza radici è scelto da un esiguo 11%, per lo più over 60. Le motivazioni della scelta sono economiche («non devo ricomprarlo ogni anno», «l’albero finto dura nel tempo», «perché il costo degli abeti è diventato esagerato»), pratiche («l’abete vero perde gli aghi e sporca», «finto è più semplice da gestire») o ambientali. Molti sono convinti, infatti, che quello artificiale sia più ecologico e dichiarano: «sono contrario a tagliare gli alberi», «per non distruggere abeti veri», «purtroppo non ho dove piantare un albero vero e non mi piace l’idea di comprarlo e poi buttarlo via».
Natale di tradizione
Cauto ottimismo e bisogno di tradizione e sicurezza emergono dal trend di questi ultimi giorni: la corsa agli acquisti evidenzia una particolare attenzione ai prodotti classici del Natale: contrariamente all’andamento degli ultimi anni, che ha visto un progressivo di vendite delle tipicità natalizie, quest’anno, fin dall’inizio di dicembre, si è osservata una forte crescita delle merceologie più tradizionali, anche grazie all’inserimento di formati più piccoli e a prezzi allettanti su prodotti di alta qualità, offerti con scontistiche importanti per i soci. Alto gradimento per tutti i prodotti del territorio: a Natale, più che mai, la scelta cade sui prodotti tipici, Dop e Igp, ma a registrare il boom, in particolare, i tanti prodotti della gastronomia toscana: articolo gettonatissimo di questo 2024, la cesta, da portare in tavola o da mettere sotto l’albero, fra i regali buoni e utili. Nella versione salata si spazia dalle salse e sughi pronti, alla pasta artigianale, ai salumi – dal salame alla soppressata al prosciutto toscano – ai pecorini toscani, classici e aromatizzati, magari accompagnati a marmellate e composte. Sul fronte dolce, soci e clienti hanno già fatto scorte di panettoni e pandori, sia quelli dei grandi marchi che quelli artigianali toscani e di produzione Coop. Negli acquisti quest’anno conquistano un particolare gradimento i prodotti della forneria: panettone, ricciarelli e cavallucci artigianali di fornitori toscani ai quali si affianca il panettone artigianale per Casa Marta, realizzato con la ricetta della cuoca toscana Luisanna Messeri e la cui vendita sostiene il progetto della Fondazione Casa Marta per la costruzione di una struttura pediatrica per bambini affetti da gravi patologie. Buoni risultati a scaffale anche per i prodotti Fior fiore a base di cioccolato, dai tartufi ai cuneesi, dai cremini alle scorzette di arancia di Sicilia, per rendere le feste più dolci per tutti.
Quanto ai vini, oltre alle etichette toscane più note, sta avendo un buon riscontro il catalogo dei vini Fior fiore, che, dal 2017, anno di lancio, si è ampliato e conta oggi circa 40 vini tipici dei vari territori d’Italia. Quello firmato Fior fiore è un viaggio tra grandi cantine e uve pregiate, etichetta dopo etichetta, riconoscibile a prima vista: dai grandi rossi piemontesi ai rinomati toscani, dagli aromatici trentini agli intensi siciliani, per finire con le bollicine che contano le più grandi eccellenze spumantistiche, dal Franciacorta DOCG, al Trento DOC fino al sofisticato Alta Langa DOCG, alle quali da quest’anno si aggiunge anche un pregiato Champagne.
Se per gli acquisti di freschi e freschissimi è ancora presto per fare previsioni, già da ora nel carrello di Natale, viene dato grande spazio ai prodotti dell’ortofrutta, da quelli di stagione e a quelli più tipici delle feste, in testa a tutti gli agrumi. Largo anche alla frutta secca: noci, nocciole, mandorle, fichi, albicocche secche e datteri, da sempre il simbolo delle feste che non possono mai mancare sulla tavola natalizia. Se carciofo, patate, e tutta la famiglia dei radicchi sono un must natalizio, nel carrello si fa largo anche un pizzico d’esotico che vede in testa ananas, avocado, litchi, mango e frutto della passione.
Tra gusto e risparmio
Le scelte di consumo sono dettate principalmente da un buon rapporto qualità – prezzo, seguito da gusto e piacere e dall’attenzione al risparmio. Anche nel periodo natalizio la scelta di soci e clienti cade sul prodotto a marchio che, con cinquemila nuovi prodotti, fra quelli neonati e quelli rinnovati negli ultimi due anni, offre oggi un’ampia varietà di scelta e un Natale per tutte le tasche, dal prodotto base al biologico ed ecosostenibile Viviverde, all’eccellenza del Fior fiore. Per questo anche nel periodo natalizio si conferma il trend di crescita del prodotto Coop che rappresenta oltre il 30% delle vendite. Numeri che danno conto della fiducia dei consumatori, attenti alla qualità ma anche al risparmio: nei primi 15 giorni di dicembre, i soci hanno già scontato oltre il 60% dei premi fedeltà da 5 Euro cumulati tra settembre e novembre, manifestando ampio gradimento per questa iniziativa di sostegno al risparmio.
Per sostenere le famiglie nel periodo di massima spesa dell’anno, oltre alle offerte socio, in questo periodo soci e clienti troveranno un paniere di 200 prodotti a marchio con lo sconto del 30%: fra questi, anche i prodotti freschi più caratteristici del Natale, prodotti Fior fiore, Viviverde e proposte particolari legate al consumo vegetariano e vegano.

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