Anche due anni fa, all’inizio di febbraio, il terremoto decise di venire in “ferie” a Siena e così andammo a “trovare” il tabernacolo della “Madonna dei terremoti” in Piazza del Campo.
La Madonna dei Terremoti è un olio su tela seicentesco raffigurante la Vergine Maria col Bambino e i SS. Bernardino, Caterina da Siena, Lorenzo e Stefano, posto all’angolo tra la Bocca del Casato e il Chiasso del Bargello, già “Cantonata dei banchetti”, il cui nome deriva dal fatto che in Piazza si teneva il mercato.
Fino al XVIII secolo in quel punto vi era collocato era un affresco opera di Gentile da Fabriano, quindi una pittura di prestigio. A protezione dell’affresco vi era un arco e quando questo si deteriorò l’affresco, rimasto senza protezione, si sciupò e al suo posto venne collocata, dicono le cronache, la tela applicata su una tavola “creduta di Francesco Rustici, pittore senese, con ornamenti e stucchi lavorati da Bernardino Cremoni dello stato di Milano, domiciliato in Siena”.
Il Tabernacolo venne collocato al posto dell’affresco nel 1764. La denominazione Madonna dei Terremoti si deve al fatto che “in seguito ai terremoti del maggio 1798 la cornice di stucco […] andò distrutta e gli abitanti della zona, per non aver subito danni rilevanti, decisero in segno di ringraziamento di ripristinare il tabernacolo inserendo la tela in una nuova cornice di travertino”.
Se ci passate sotto trovate ancora la “cassetta delle elemosine” dove si mettevano i soldi per tenere perennemente acceso il lume in segno di buon augurio.
Maura Martellucci