Questa è stata un’intervista tra le più toccanti finora realizzata, sebbene Maurizia ed Egidio Patrizi abbiano fatto di tutto per mettermi a mio agio e non farmi sentire “di troppo” nel loro dolore immenso. Matteo, loro figlio, se ne è andato il 7 dicembre del 2021 a causa di un incidente stradale, a soli 32 anni. Un incidente anomalo ma probabilmente predestinato – per chi crede nel destino – poiché tante coincidenze e tanti fatti accaduti prima e dopo, non avrebbero altrimenti un senso logico e razionale.
“Non ci siamo mai domandati perché sia successo proprio a noi” mi raccontano i genitori “e non abbiamo mai inveito contro nessuno, nonostante avremmo legittimamente avuto la facoltà di farlo; probabilmente doveva andare così… il caso non esiste ed abbiamo accolto questo immenso vuoto, riempiendolo di insegnamenti e trasformandolo in una seconda vita; siamo sicuri che Matteo ci stia guidando e ci stia dando la forza di andare avanti. E sarà fiero e felice di ciò che stiamo costruendo”.
Dopo la sua morte e per volere dei genitori, nasce l’associazione benefica a lui dedicata con lo scopo di donare più attenzione al prossimo. Costituita nell’ottobre del 2022 l’associazione si è subito attivata individuando realtà e persone direttamente impegnate nel sociale grazie al supporto e all’affiancamento del prof. Mauro Barsi del Progetto Agata Smeralda Odv, già presente nel mondo del sociale da ben trentun anni.
Da allora sono già stati fatti dei grossi e concreti interventi come l’aiuto e il sostegno al terribile terremoto in Turchia, donazioni al Progetto La Fonte di Sesto Fiorentino per l’acquisto di un forno a bassa temperatura ed un frigorifero, supporto a progetti educativi e professionali rivolti anche a persone con disagi psicofisici, collaborazione con altre associazioni del territorio.
Il prossimo evento sarà nei giorni 4 e 5 maggio, in collaborazione con la scuola di Scienze Aziendali e Tecnologiche Industriali “Piero Baldesi” di Firenze che Matteo aveva frequentato. Il progetto vedrà coinvolti gli studenti dell’Istituto, chiamati a presentare un piano di lavoro concreto, atto a risolvere problematiche giovanili quali la dipendenza da sostanze, la dipendenza da Internet, l’abbandono scolastico, il bullismo ed i disturbi alimentari. Maurizia ed Egidio metteranno a disposizione una borsa di studio intitolata al figlio Matteo, che verrà donata al gruppo più meritevole.
“Matteo era un ragazzo affabile, accogliente, che insegnava a vedere gli accadimenti sotto altri punti di vista e ascoltava tutti senza mai esprimere giudizi; era una persona riservata e noi stessi abbiamo scoperto la qualità di ascolto di nostro figlio dopo la sua scomparsa; i suoi amici, tuttora, rimpiangono la meravigliosa persona che era e le qualità di cui era ricco”. Gli stessi amici che fin da subito si sono stretti intorno al dolore dei genitori supportandoli sia a livello emotivo e sia a livello pratico quando hanno saputo della nascita dell’associazione. “Per noi sono preziosi, oltre che per ricordare il nostro unico figlio, anche per portare avanti le nostre iniziative usando un linguaggio giovane, mirato ai giovani; pensi che mi sono iscritto sui social ed ho imparato ad usare Facebook – mi racconta Egidio sorridente – cosa che non avrei mai pensato di poter fare!”.
I genitori di Matteo tengono a precisare che la nascita dell’associazione mira ad aiutare realtà concrete, collaborando con le istituzioni sociosanitarie che ritengono meritevoli, evitando volutamente quegli enti benefici che per loro natura hanno sovrastrutture ingombranti e farraginose.
“Trasformare il dolore in opportunità e gioia per gli altri” è il motto dell’associazione Matteo Patrizi. Un insegnamento caro e prezioso che porteremo con noi. Nel frattempo, Egidio è dovuto uscire per un appuntamento, quindi concludo la chiacchierata ringraziando infinitamente Maurizia per avermi accolta, aprendomi la porta di casa (anche se solo telefonicamente) ma soprattutto il cuore.
Ciao Matteo, ovunque tu sia… E sii fiero dei tuoi genitori!
Per ulteriori informazioni: info@associazionematteopatrizi.it
Stefania Ingino