La storia di Ava è una storia di forza, decisione e caparbietà: lei è una giovane donna iraniana. Maria, volontaria della Pubblica Assistenza di Monteroni d’Arbia, la sta ospitando in modo totalmente gratuito presso la sua abitazione. Ora Ava ha bisogno di un lavoro per continuare a “coltivare” il sogno italiano.
Nasce a Teheran 27 anni fa contornata dall’alone e dal profumo dell’Italia: lei era ancora piccola quando i suoi zii emigrati per studiare all’università di Perugia, una volta tornati in Iran, le raccontano delle bellezze del nostro paese delle quali lei rimane letteralmente affascinata! Ava cresce quindi guardando i cartoni animati in lingua italiana e sognando l’Italia. La passione per le lingue, a cui dedica i suoi studi, la spinge a conseguire una laurea in letteratura italiana all’Università di Teheran.
Nel 2019 vince una borsa di studio per partecipare ad un corso di lingua e cultura italiana presso l’Università per Stranieri di Siena. La durata è di tre mesi ma fin da subito, parte dei suoi sogni cominciano a diventare realtà perché oltre allo studio Ava lavora come traduttrice e insegnante privata. Terminato il corso, ritorna in Iran ma nel settembre del 2022 arriva a Bologna come interprete. Data la scadenza del progetto, la nostra amica deve ritornare nel suo paese natìo dove però non si dà per vinta e tenta nuovamente il concorso per una seconda borsa di studio finalizzata a migliorare le sue competenze linguistiche. La fortuna la assiste ed il primo di aprile del 2023 è nuovamente nel nostro Paese per altri tre mesi.
In tutti questi spostamenti, Ava è sempre affiancata da Maria Madia, origini pugliesi e 2 occhi vispi e mai domi, una signora dal cuore grande di 64 anni che vive a Monteroni d’Arbia e che fin da subito l’ha accolta in casa come una figlia, dandole ospitalità e affetto.
L’incontro tra le due amiche avviene quasi per caso, quando qualche anno prima Maria riceve una richiesta di amicizia su Facebook da parte di un ragazzo di Teheran che chiedeva semplicemente un contatto con cui scambiare dei dialoghi in italiano. Da lì, lei viene a sapere dell’arrivo di tre ragazze iraniane a Siena e decide di offrire ospitalità, aprendo la sua casa.
Ma Ava, come tutti i giovani, ha voglia di spiccare il volo, di rendersi indipendente e di cominciare a lavorare anche per ricambiare l’accoglienza finora ricevuta “sento di avere una missione importante da portare avanti” ci racconta “credo di essere naturalmente predisposta all’ascolto e all’accoglienza di persone straniere e mi piacerebbe diventare un giorno, un modello da seguire, anche per dare voce alle ragazze che non hanno avuto la mia stessa buona sorte. Fortunatamente ho anche l’appoggio smisurato di tutta la mia famiglia che mi supporta e mi spinge ad andare avanti per la mia strada, perseguendo i miei obiettivi”.
La tenacia di questa ragazza va premiata ed è proprio questa un’occasione per dimostrare l’unione e la collaborazione che il nostro territorio ha sempre dimostrato, facendo squadra! Ava sta cercando lavoro, magari nel sociale o con i bambini, come traduttrice o interprete… perché purtroppo, in assenza di un impiego, il suo visto per studio scadrà e lei dovrà necessariamente ritornare in Iran.
Chiunque possa offrire un’opportunità lavorativa ad Ava, può mettersi in contatto con la nostra redazione scrivendo a sociale@sienasociale.it
Auguriamo ad Ava un futuro glorioso come lei desidera, ma un particolare ringraziamento va al grande cuore di Maria Madia senza la quale oggi, la nostra amica, non potrebbe continuare a sognare!
Stefania Ingino
(nelle foto le protagoniste di queste foto posano insieme)