Si è tenuto il 7 settembre nella cornice del Festival di Venezia, presso La Villa dell’Hollywood Reporter, la presentazione della serie I fantastici 5, alla presenza dei protagonisti Raoul Bova, Fiorenza D’Antonio, Enea Barozzi, Chiara Bordi, Vittorio Magazzù, della sceneggiatrice Elena Bucaccio, del produttore Luca Bernabei e delle atlete paralimpiche Martina Caironi, Monica Contrafatto e Ambra Sabatini.
I Fantastici 5 è una serie tv in 8 puntate da 50 minuti prodotta da Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con RTI, per la regia di Alexis Sweet e Laszlo Barbo.
I fantastici 5 racconta l’attività sportiva, le difficoltà, le passioni e le relazioni di un gruppo di atleti paralimpici della Società Sportiva di Atletica Leggera Nova Lux, e del loro allenatore, Riccardo Bramanti, interpretato da Raoul Bova, che si propone l’ambizioso obiettivo di guidare quattro velocisti paralimpici verso la vittoria ai Campionati Europei.
Attraverso le loro imprese sportive, l’allenatore cerca anche di riscattarsi professionalmente. Le riprese della serie si sono svolte principalmente ad Ancona, città che ospita il Palaindoor, una delle più grandi strutture coperte per l’atletica in Italia.
Accanto alla star del cinema Raul Bova ci sono 4 giovani attori che interpretano gli atleti paralimpici: Vittorio Magazzù che veste i panni di Christian, capitano della squadra, sulla sedia a rotelle; Enea Barozzi che interpreta Elia, ragazzo con difficoltà neuronali legate al movimento; Fiorenza D’Antonio che nella serie è Marzia, atleta cieca, e Chiara Bordi che nei Fantastici 5 è Laura, ragazza amputata ad una gamba.
Non abbiamo ancora una data certa per l’uscita della fiction ma pare che sia tra fine 2023 e inizio 2024, in ogni caso prima delle Paralimpiadi di Parigi 2024 e verrà trasmessa da Mediaset (Canale 5) in prima serata per quattro settimane (due puntate a serata).
Nel corso del Festival del Cinema di Venezia è stato organizzato un panel nel quale è stata presentata la serie e, grazie alla partecipazione delle tre atlete paralimpico (Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto), oltre che del Presidente del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli e del Segretario Generale del CIP, Juri Stara, si è discusso di come iniziative come questa sono strumenti importantissimi per la diffusione del mondo paralimpico.
Le tre ragazze non hanno partecipato in prima persona alle riprese della serie visto che l’impegno richiesto avrebbe influito negativamente sulla preparazione atletica che le ragazze stanno facendo anche in vista di Parigi 2024. Però ci sono stati molti atleti paralimpici che hanno fatto da consulenti per tutta la durata delle riprese aiutando gli attori ad entrare nella parte ed interpretare al meglio un atleta paralimpico.
Durante le riprese gli attori si sono confrontati spesso con gli atleti di alto livello per capire al meglio tempi e organizzazione degli allenamenti, della gestione degli ausili, e di tutto quello che gira intorno al mondo paralimpico.
Anche Raul Bova, che interpreta il ruolo dell’allenatore, è stato affiancato da un tecnico di atletica paralimpica che per tutta la durata delle riprese ha dato suggerimenti e spunti di riflessione al fine rendere l’interpretazione il più vicino possibile alla realtà.
Inoltre, soprattutto durante le riprese degli allenamenti o delle ipotetiche gare sono stati coinvolti molti atleti paralimpici come comparse.
Durante tutta la fase di riprese c’è stato un costante confronto con il CIP per riuscire a raccontare una storia che, pur mantenendo il carattere narrativo tipico di una fiction adatta al grande pubblico, fosse il più vicina possibile alla realtà del mondo paralimpico.
Come detto per questa prima serie abbiamo preferito non coinvolgere le ragazze (Ambra, Martina e Monica) sul set perché non volevamo che questo togliesse tempo agli impegni sportivi ma con la produzione stiamo pensando ad una loro apparizione nella seconda stagione della serie.
“Dietro un grande risultato c’è sempre una storia umana e il poter raccontare anche il dietro le quinte rispetto a quello che nella miopia collettiva è potrebbe essere solo un successo sportivo significa fa capire che si è essere umani con le proprie fragilità, con le proprie ambizioni e i propri sogni. Per cui sono convinto che un’iniziativa come questa, la realizzazione di una fiction come questa, possa rappresentare un valore aggiunto in quel processo di diffusione della cultura sportiva e dello sport tra tanti ragazzi e ragazze con disabilità”. Ha detto il Presidente Pancalli.
Le tre ragazze poi sono state protagoniste insieme al cast della serie sul Red Carpet di Venezia. Era la prima volta che un atleta paralimpico sfilava sul Red Carpet.
(fonte della notizia: Comitato Italiano Paralimpico)